Sul Web sembrano funzionare molto gli slogan telegrafici, che poi possono prendere la forma di “hashtag” e simili. Io ne ho da proporre uno: Don’t lynch!, o eventualmente se preferite (fa “più Web”): #Dontlynch. E’ un invito che rivolgerei in modo martellante a tutti coloro che sui social si esercitano a lanciare assortiti ostracismi adContinua a leggere “Don’t lynch (please)!”
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Violenza contro le donne: qualche riflessione alternativa (o integrativa)
Il 25 novembre è stata l’occasione per riflettere sulla violenza contro le donne, e in particolare sul fenomeno del “femminicidio”. La partecipazione politica ed emotiva del Paese, e l’interesse dei mezzi d’informazione, sono stati superiori alla “media abituale”, anche in virtù dei noti e tristi fatti di cronaca. Ecco, soprattutto la massiccia partecipazione, fatta diContinua a leggere “Violenza contro le donne: qualche riflessione alternativa (o integrativa)”
Come pesci fuor d’acqua? Interrogativi sulla guerra presente
Sempre meno si riesce a essere d’accordo con lo “spirito dei tempi”, le frasi e i concetti (?) ripetuti e ribattuti nei discorsi ufficiali e nei giornali “autorevoli”. Una delle cose tipiche dei periodi segnati da guerre – come quello che ci capita di vivere adesso – è che le contrapposizioni si esasperano e vengonoContinua a leggere “Come pesci fuor d’acqua? Interrogativi sulla guerra presente”
Impressioni di un febbraio (ancora) in emergenza. Ovvero: Ma la politica c’è ancora?
La notte appare quanto mai buia. E pare che siamo tutti sperduti in questo buio, a cominciare da chi pretende di sfornare certezze e assume poi (avendone la responsabilità e la facoltà) decisioni che contraddicono in tutto o in parte quelle precedentemente prese. Mai come in questo periodo sembra prendere forma nella realtà, davanti aiContinua a leggere “Impressioni di un febbraio (ancora) in emergenza. Ovvero: Ma la politica c’è ancora?”
Prendersela con i soliti “untori” o leggere meglio i dati? (A proposito di un articolo di Ricolfi)
Un articolo di Luca Ricolfi, apparso sulla “Repubblica” del 6 dicembre, aiuta a fare qualche ragionamento che vada al di là della solita competizione retorica fra chi esalta le virtù dei vaccini senza porsi alcun interrogativo e chi, dall’altra parte, li condanna a prescindere. Non credo che Ricolfi sia un “no-vax” e nemmeno uno “strampalato”Continua a leggere “Prendersela con i soliti “untori” o leggere meglio i dati? (A proposito di un articolo di Ricolfi)”